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martedì, dicembre 05, 2006

Double Shot su Radio Città Fujiko

sabato scorso, 2 dicembre 2006, la trasmissione radiofonica dedicata ai fumetti IL GARAGE ERMETICO, trasmessa dalla radio bolognese RADIO CITTA' FUJIKO (103.1 FM per i bolognesi, oppure in diretta online sul sito di RADIO CITTA' FUJIKO , è stata dedicata a DEMO e a Lord Fenny, albo totalmente realizzato da autori italiani direttamente per la Bottero Edizioni.
Ospiti della puntata sono stati Stefano Visinoni, traduttore di DEMO, e Sergio Calvaruso, autore di Lord Fenny. Lo stesso Alessandro Bottero, poi, è intervenuto telefonicamente.


Qua sotto trovate i link per scaricare direttamente i due file mp3 della puntata.

prima parte

seconda parte

Iniziative promozionali

La fumetteria romana Italycomics, presente anche online, propone una strenna natalizia che coinvolge il nostro DEMO e l'ottimo ROCKETO di Frank Espinosa, pubblicato sempre dalla Italycomics.
Per chi non avesse ancora acquistato nessuno dei due volumi, un'offerta sicuramente da valutare, che potete trovare direttamente QUA.

Cos'è ROCKETO?
Ecco come lo presenta la Italycomics:


Italycomics inizia a presentare l’opera di Frank Espinosa: ex animatore per la Warner Brothers, Frank si è lasciato andare all’amore per il fumetto creando una delle saghe più innovative e fresche degli ultimi tempi tornando nel contempo al tema principe delle origini del fumetto, la grande avventura! Non a caso Espinosa cita Flash Gordon tra le sue ispirazioni. La storia: duemila anni nel futuro, il mondo come lo conosciamo è stato distrutto in una catastrofe e il suo campo magnetico distorto. Rocketo Garrison è un esploratore e un Cartografo di questo Nuovo Mondo, un tipo di uomo con capacità uniche che lo rendono una sorta di bussola umana le sue avventure sono ormai leggenda e ci vengono narrate attraverso una sorta di diario olografico. Cominciamo con quella nel Mare Nascosto…

Sul Blog dell'Elite-Fumetti di Carta trovate una corposa presentazione di ROCKETO, pubblicata ai tempi dell'edizione americana.

martedì, novembre 28, 2006

Demo in tour: Firenze 2 dicembre 2006

presso COMICS & DINTORNI in via Enrico Guido Bocci, 67 Firenze
SABATO 2 DICEMBRE 2006 dalle ore 16:45
presentazione di "PINOCCHIO - storia di un bambino"
saranno presenti, l'autore AUSONIA e MARIO CHECCHIA (responsabile editoriale della VITTORIO PAVESIO PRODUCTIONS).

a seguire:

presentazione di "DEMO" di BRIAN WOOD E BECKY CLOONAN
saranno presenti ALESSIO D'UVA e LORENZO CORTI (curatori e responsabili etichetta DOUBLE SHOT per ALESSANDRO BOTTERO EDITORE).

Info: COMICS & DINTORNI via Enrico Guido Bocci, 67 - Firenze (Rifredi) tel. 055 415614
info@comicsedintorni.com
(da Piazza indipendenza o da Piazza San Marco autobus 20 direzione Rifredi scendere capolinea)
BUONA PARTECIPAZIONE!!!

sabato, novembre 25, 2006

DEMO nelle fumetterie

In questi giorni DEMO sta arrivando nelle fumetterie di tutta Italia.
Gli ordini ricevuti sono stati considerevoli, e su MEGA di novembre potete trovare una preview della cover e di 4 tavole tratte da uno degli episodi, tanto per solleticare l'interesse dei lettori.
Oltre ai commenti apparsi su vari forum, di cui avete trovato degli esempi nel precedente post, iniziano ad apparire su internet anche le prime recensioni ufficiali del volume.
La prima in assoluto la trovate su Fumetti di Carta - il sito dell'Elite, precisamente qua.


Vi consigliamo di mettere tra i Preferiti il link al sito, uno dei migliori nel panorama fumettistico internettiano, con aggiornamenti sempre puntuali e mai banali, e rubriche di grande interesse come House of Mistery e Il Dizionario Sentimentale dei Fumetti.

Per gentile concessione dei curatori del sito e dell'autore della recensione, ve ne postiamo alcuni estratti significativi:

DEMO

recensione di Francesco "Baro" Barilli


Sono duri e taglienti i 12 racconti di questa maxiserie. Si tratta di storie autoconclusive, in cui l’unico filo comune è l’idea dello scrittore (un ottimo Brian Wood) che immagina le vite di adolescenti americani sconvolte dalla scoperta di possedere poteri superumani. Poteri che, ben lungi dal facilitare le loro vite o dal portarli a “combattere per un mondo migliore”, costituiscono solo il retaggio della diversità. Una diversità che va a sommarsi alle mille difficoltà di un’età delicata, di una società sempre più crudele e di situazioni di marginalità, tanto che la componente fantastica data dai superpoteri a volte resta sullo sfondo dei racconti, non costituendone l’ingrediente fondamentale, a favore di uno sviluppo intimista e drammatico.

L’idea di rendere contemporaneamente questa maxiserie un unico affresco conservando l’unicità delle singole storie si concretizza grazie alle scelte grafiche della disegnatrice, Becky Cloonan, una giovane artista dotata di talento e di un tratto ruvido e incisivo, ma soprattutto capace di una versatilità che le consente di caratterizzare ogni storia come tipica, unica, fermo restando il filo conduttore che in ogni racconto ci proporrà i protagonisti di fronte a dolorose scelte esistenziali.


Per avere un’idea della duttilità della disegnatrice, provate a dare un’occhiata all’impressionante stacco stilistico fra due degli episodi più riusciti, il settimo e l’ottavo. Uno è il racconto di un militare americano volontario in Iraq, arruolatosi per far fronte alle ristrettezze economiche, i cui scrupoli morali gli impediscono di mettere a frutto il suo dono di una mira infallibile; l’altro è la storia atroce di un ragazzo che ascolta e “vive “ la cassetta dove la sua ragazza ha inciso la sua versione della loro storia d’amore. Il primo episodio è disegnato con un contrasto cupo, terrificante, in cui nelle prime tre tavole appare la sagoma inquietante dell’aereo che trasporta i militari verso Baghdad, bianca e accecante su un cielo nero in cui sembrano precipitare i diversi destini dei passeggeri. Il secondo, nonostante la drammaticità della trama (sulla scelta definitiva della co-protagonista non voglio anticipare nulla), è disegnato con uno stile quasi “solare”, etereo come l’immagine della ragazza che il protagonista lascia libera al suo destino, mentre con dolore getta la cassetta, irripetibile testimonianza di tutta una vita che poteva essere diversa.

(Un solo consiglio: se non volete sprofondare nel “malessere di vivere” evitate di leggere quei due racconti, come invece ho fatto io, con i Radiohead in sottofondo…).




giovedì, novembre 09, 2006

Demo: primi giudizi e commenti

L'anteprima lucchese di Demo ha avuto un riscontro di vendite più che positive.
Dopo questa prima prova ce ne attendeva una ancora più difficile: il riscontro del pubblico.
Alcuni degli acquirenti lucchesi hanno avuto modo di leggere il volume e di postare su alcuni forum internet specializzati i loro commenti.
Eccone alcuni, insieme ad una foto di Demo in ottima compagnia sugli scaffali dello stand Pegasus/Alastor a Lucca:
















penso che sia un fumetto che ogni amante dei super poteri deve avere per forza,ma che deve esser letto anche dai tanti lettori d'ogni genere..perche regala tante vicissitudini mai superficiali che possono stupire anche chi con i fumetti nn ha nulla a che fare.
Penso che lo ricomprerò per farlo diventare un regalo di compleanno a due persone...lo sto leggendo ed è perfetto.
(marte – forum di ComicUS)

Preso a Lucca e letto di botto ieri notte: veramente una bell'opera con personaggi umanissimi nella loro sovraumanità!
La disegnatrice è straordinariamente versatile, in alcuni episodi sembra di leggere un manga, mentre nell'episodio del soldato il tratto è cupissimo....Molto bella e curata anche la confezione editoriale!
(enea – forum di ComicUS)

DEMO è uno dei più bei fumetti usciti negli ultimi anni.(…) E' una di quelle opere che ti fa rendere conto di quanto i comics usa possano ancora essere intensi e vitali.
(fumetto – forum di ComicUS)

Grande sensibilità e versatilità di Brian Wood che si candida a essere il mio autore anglosassone preferito del momento insieme a Ellis....
(mr.mozo – forum di ComicUS)

Riguardo Demo avete solo i miei complimenti per la scelta del fumetto da pubblicare (Brian Wood era una garanzia, la Cloonan l'avevo letta solo su american virgin, ma qui è molto meglio) e per la cura editoriale del volume. Gran bella storia e gran bell' 'oggetto' da tenere in bella mostra in libreria.
(willylumpkin – forum dell’Elite)

12 storie, totalmente diverse l'una dall'altra nonostante il comune filo conduttore, incredibilmente efficaci nel rappresentare l'angoscia e l'insoddisfazione giovanile: nonostante siano episodi autoconclusivi, ogni numero lascia con la voglia di leggere quello successivo, grazie alla capacità di Wood di adattarsi a tutte le ambientazioni.Senza dimenticare l'ottima prova della disegnatrice, che usa uno stile di disegno diverso per ogni episodio, dimostrando una duttilità e competenza tecnica davvero invidiabile.
(ronin – forum di ComicUS)
veramente bello: in alcuni episodi ci si affeziona ai personaggi in sole 24 pagine. Lo volevo leggere da quando lo vidi recensito su The Fourth Rail, e non speravo davvero che qualcuno lo portasse in Italia... e invece è successo, guarda un po'.
(manfroze - forum di ComicUS)

martedì, novembre 07, 2006

And the winner is... Vers. 2.0

Che dire, Lucca quest'anno è stata meravigliosa.
L'anno trascorso per me è stato tremendo, ma questi 5 giorni mi hanno messo di buon umore, facendomi scordare alcune cose che mi avevano un po' piegato in questi mesi.
Vorrei ringraziare tutti quelli che sono passati allo stand, che si sono presentati, che hanno chiesto di me e di Preacher. Ringraziare tutti gli amici che, in quello spazio ridottissimo hanno condiviso cinque giorni entusiasmanti.
Un grazie particolare va a Lorenzo (il miglior "socio" che si possa avere), ad Alessandro (il miglior editore che si possa avere), ad Ausonia (il miglior amico che si possa avere. Con tanti complimenti per il tuo PINOCCHIO), a Daniele Tomasi (un esempio), a ED! (un altro esempio), a tutti i ragazzi di ComicUs (avete portato tanta allegria, rendendo quello stand il più cool della mostra) e a Matteo, il ragazzo dello staff che era sempre all'accesso accanto al nostro banco (Spero di non aver sbagliato nome, Matteo, in ogni caso aspetto un tuo commento su questo blog).
Ma un grazie particolarissimo va alla persona in fotografia.



E' stato il primo acquirente di un prodotto Double Shot. La cosa mi ha emozionato non poco.

Adesso spazio ai vostri commenti, fateci sapere cosa ne pensate di DEMO e restate sintonizzati, perché abbiamo altre sorprese.

A presto,

Alessio "Dual" D'Uva

martedì, ottobre 31, 2006

Hey! Ho! Let's go!

Lucca Comics & Games 2006 inizia domani.
Saranno cinque giorni di fuoco per tutti.
Ma noi abbiamo l'abbigliamento adatto....


lunedì, ottobre 30, 2006

Ci siamo quasi....


Mercoledì inizia Lucca Comics & Games 2006.
Demo è arrivato venerdì sera dalla tipografia.
Intanto Brian Wood ha postato sul suo blog (http://brianwood.livejournal.com/404230.html) la notizia dell'edizione italiana di Demo (con un link che rimanda qua).
Tensione e nervosismo si tagliano col coltello, ed ormai non abbiamo più unghie da mangiare (almeno delle nostre)...
Piacerà? Non piacerà?
Venderà? Non venderà?
I commenti verteranno sulla qualità delle storie e della confezione o sul perchè del titolo "Demo" visto che non c'è nessun personaggio che si chiama Demo?
Per le risposte a queste ed altre domande ci potrete trovare dal 1 al 5 novembre al padiglione Napoleone, stand E18 (Bottero Edizioni/CUS/DTE), dove potrete trovare anche DEMO al prezzo promozionale di 16 euro.

lunedì, ottobre 16, 2006

Tutti pazzi per DEMO!

L'attesa di DEMO fa fremere il mondo del fumetto italiano!


Riccardo Burchielli è ansioso di scoprire se DEMO è meglio di DMZ.

Roberto Recchioni promuove "Garrett" ma il suo sogno proibito è leggere DEMO al più presto.

sabato, ottobre 14, 2006

DEMO: news e piccola anteprima

Su Mega e Anteprima di Ottobre 2006 è possibile prenotare il tp di DEMO.

In questi giorni stiamo inviando un comunicato stampa di presentazione a siti web e negozi specializzati, con una piccola anteprima di 4 tavole da uno degli episodi del volume.




sabato, settembre 30, 2006

In dirittura d'arrivo....

Adesso c'è solo da aspettare.
Stefano Visinoni (in arte Diflot), terzo membro effettivo della Double Shot e traduttore di DEMO, è sceso da Bologna a Firenze, e dopo una puntatina dal "nume tutelare" Mauro Bruni di Comics & Dintorni, ed un pranzo a base di affettati misti, formaggio e vino di Artimino, abbiamo dato gli ultimi ritocchi a tutto quanto.

Alessio D'Uva, Lorenzo Corti, Stefano Visinoni e il vino di Artimino.

Controllate le traduzioni, scritte postfazione al volume e biografie degli autori, riletto attentamente il contratto.
Si va in stampa.

martedì, settembre 26, 2006

DEMO, la proposta originale (di Brian Wood)

A seguire trovate il progetto originale per la serie a fumetti DEMO, da me realizzata insieme alla disegnatrice BECKY Cloonan. Il testo originale, in nero, è stato scritto nel Dicembre del 2002, ed è rimasto invariato, se si escludono alcune correzioni sullo spelling, modifiche atte a ottenere una maggiore chiarezza e la rimozione di alcune informazioni personali.
Il commento, in grassetto, è stato realizzato nel Novembre del 2005.


- bri

DEMO
Un mensile di supereroi
Proposta per AIT/Planet Lar
© 2002 Brian Wood(con Becky Cloonan, previa approvazione )













Panoramica:
Proposta che si compone di 12 numeri prevelentemente autoconclusivi, DEMO segue ed esamina le esperienze di un gruppo di "mutanti" adolescenti o poco più, analizzando tematiche e ambientazioni decisamente non supereroistiche. (L'accezione Marvel del termine "mutante", utilizzata in sede di proposta, si riferisce alle anormalità che caratterizzano i personaggi. E' certamente influenzata dai mutanti Marvel, ma al tempo stesso è qualcosa di diverso. "Mutante" è il termine che utilizzo
per chiarire alcuni elementi in questa proposta, ma non sarà utilizzato negli script finali.)

Cronologicamente parlando, Iniziai a scriverla alla fine del 2002, più o meno nel periodo in cui stavo scrivendo Fight For Tomorrow e Pounded e realizzando le copertine per Global Frequency.
Per qualche ragione la concezione Marvel del "mutante" aveva ancora un certo fascino...
Avevo sul desktop un file di testo con tutte le idee che avrei utilizzato per la mia NYX, e volevo davvero trovare un modo per utilizzarle.



Demo?
DEMO è un titolo provvisorio (sono aperto a qualsiasi suggerimento possiate farmi dopo aver letto questo), inteso a descrivere una sorta di transizione, un punto d'inizio, il periodo di vita in cui i miei personaggi fanno i conti con sé stessi, dal momento in cui i loro "poteri" iniziano a influenzare i loro lavori, le loro vite, le loro relazioni sentimentali e le loro famiglie.
Come ogni altro giovane, le loro vite sono letteralmente delle demo, versioni funzionanti, ma preliminari, di quello che potrebbero diventare.

E poi trovo intrigante la parola "Demo" anche da un punto di vista visivo.

Le origini:

Avevo creato i concetti e i personaggi di questa serie nel periodo in cui scrivevo per la Marvel una proposta per la serie NYX (creata da Joe Quesada). In poche parole, NYX intendeva essere una versione "da strada" degli X-Men, nella quale la metafora razzismo-mutante veniva adattata al presente, sostituita dalla metafora classe-mutante. Trattava di giovani mutanti squatter, che cercavano di sopravvivere nella città di New York, a dispetto di poteri che spesso causavano loro problemi.

NYX mi avrebbe permesso di raccontare storie che non mi era stato permesso scrivere durante la mia gestione di GENERATION X, una serie di "supereroi adolescenti" estremamente convenzionale.
DEMO scavalca entrambi i concetti, inoltrandosi in un nuovo territorio. Si tratta, letteralmente, di tutte le storie che non ho potuto raccontare né in GEN X né in NYX.

Come dicevo, ero troppo affezionato a quelle idee inutilizzate, così, una volta iniziato DEMO, tutto il materiale inedito per NYX fu rielaborato pesantemente o semplicemente lanciato dalla finestra. In definitiva, il desiderio di lavorare su questo specifico sottogenere supereroistico (eroi adolescenti ribelli) non era probabilmente così forte come pensavo.



Formato:
Demo è concepito per capitalizzare sul look "supereroistico" (anche se, a tutti gli effetti, di supereroistico c'è solo il look), e sul formato abituale alla gran parte degli acquirenti di fumetti.
32 pagine in tutto, con un minimo di 24 pagine di storia per numero. Se raccolto, suggerisco 2 volumi da 6 numeri ciascuno. Anche un'edizione unica in un volume-mostro contenente tutti e 12 i numeri sarebbe interessante.

Avrei probabilmente accettato l'edizione in 2 volumi, ma avrei preferito di gran lunga il volume singolo. Era stato il mio progetto fin dall'inizio, budget permettendo, ripubblicare la serie in una sola raccolta. Nel periodo in cui scrivevo questo pezzo non conoscevo i piani editoriali di AIT riguardanti le serie mensili, così cercai di includere tutte le possibili opzioni.

Demo è suggerito come un albo a colori, altro "trucco" per invogliare il mercato e ottenere la maggior visibilità e il maggior numero di ordini possibile. La calorazione dovrebbe quindi essere perfetta, il meglio che si possa ottenere per non far liquidare l'albo sugli scaffali come "scialbo".

Ooops... Ho parlato di "trucchi"? :)

Di lì a poco, io e Becky decidemmo di fare a meno del colore. Ci piacciono i fumetti in B/N! Probabilmente, da un punto di vista finanziario, avrebbe uscciso la serie. Ma il concetto era di "travestire" il nostro fumetto indipendente in modo da renderlo appetibile a quell'audience che di solito non degna i fumetti in B/N di una seconda occhiata. Non avevo la minima idea di chi potesse davvero essere interessato a un fumetto come DEMO. Credevo di dover ricorrere a qualsiasi tipo di trucchetto per far emergere l'albo.

(preferisco un bel volume in b/n, con mezzitoni e una bella carta, simile a quello realizato per 100% di Paul Pope, come alternativa al colore)


Adesso si ragiona. Il mio desiderio segreto. Continuavo a ripetere che volevo un albo come Heavy Liquid, come 100%, e finalmente Larry si decise a spedire una copia di 100% alla tipografia per richiedere lo stesso tipo di carta.

Immagino DEMO come una serie di storie autoconclusive, con pochi crossover. I personaggi potrebbero riapparire, si potrebbe far riferimento ad eventi passati, ma si partirà dall'assunto che ogni lettore sia un nuovo lettore, e ogni numero sarà un buon punto d'inizio (e di fine). Sto anche pensando di mostrare su ogni copertina titolo e sottotitolo per primi, e solo in maniera secondaria il numero progressivo, per rendere ancora più chiaro il concetto.
Per intenderci, un numero potrebbe intitolarsi "DEMO: Strange Condition", diciamo, e da qualche parte sulla cover un minuscolo "N.5".

"Strange Condition"... La canzone di Peter Yorn? Bizzarro. Comunque, come sapete, l'idea dei titoli è stata scartata, mentre l'idea del personaggio ricorrente l'ho conservata per LOCAL.
Il concetto di storie autoconclusive mi intrigava troppo, nonostante il mio agente e l'editore insistessero per "riunire il cast" o fare un tredicesimo numero dove tutti si incontravano o roba del genere. A me sembrava che una simile proposta avrebbe totalmente annullato il concetto base di un progetto serie per cui avevamo passato 18 mesi d'inferno.

Chiaramente ci fu una buona risposta di pubblico a questo formato.

Solitamente, se ho bisogno di due albi per raccontare una storia, le opzioni si riducono a scrivere un arco di storie e specificare su Previews che si tratta di una storia che interrompe i numeri autoconclusivi, indicandolo anche sulla copertina dell'albo, o semplicemente fare un numero doppio.

Fortunatamente non l'ho mai fatto.

Per finire, sono assolutamente favorevole all'idea di farne un bimestrale, se tempo e budget dettano tale regola.


Come ultimo suggerimento, se vogliamo che i singoli albi abbiano qualche chance di sopravvivere nel mercato diretto, dovremmo stampare un massiccio numero delle stesse, in modo da renderle disponibili il più possibile per i riordini.


Molti fattori hanno contribuito a far funzionare la serie, ma questo è stato uno dei principali.










Becky Cloonan:
Becky visionerà il tutto, e se desidera, sarà accreditata come co-creatrice delle singole storie, dei personaggi e del titolo, questo se accetta di firmare per un minimo di 12 numeri. Qualsiasi introito sarà diviso tra noi al 50%.

Buffo, un "minimo" di 12 numeri. Credo volessi lasciare la porta aperta per eventuali altre mini di DEMO, pur ricordando di non aver più menzionato la cosa nella proposta.

Le Storie:
Come scrivevo sopra, i personaggi di DEMO sono giovani, nessuno più vecchio di 25 anni, diciamo, e tutti sono "mutanti". Ma non siamo in un mondo di oscuri (o scintillanti) supergruppi che svolazzano in giro.
Questo è il mondo reale, ed essenzialmente il mutante nel mondo reale non avrà l'aspetto di un supereroe.
Sarà il senzatetto all'angolo, quello che bofonchia di alieni e indossa un cappello di stagnola, visto che probabilmente PUO' DAVVERO UDIRE dei veri alieni, ma tutti lo liquidiamo come un povero matto.

Questo è un pò imbarazzante, devo dire. Questo tipo di idee fa molto "Generation X", e sospetto che se le ho inserite devo aver pensato che le avrei scritte, anche se non riesco a immaginarmi la cosa.

Potrebbe essere la teenager che va in overdose col valium di sua madre perché non può far rallentare i suoi pensieri a livelli "normali". E' il nerd del gruppetto musicale scolastico, quello col QI di 180, che compone come Mozart. E' il bullo violento, che degenera in una tremenda furia distruttiva e uccide un compagno, svegliandosi poi totalmente dimentico dell'accaduto. E' la giovane taccheggiatrice che realizza che la frustrante carica elettrica immagazzinata nel proprio corpo può cortocircuitare le targhette di sicurezza nei negozi d'abbigliamento.

Beh, la prima idea si trva in DEMO N.1, e l'ultima era una trovata che Dave Choe aveva pensato per NYX... Jubilee sarebbe diventata una irrefrenabile taccheggiatrice, usando i suoi poteri per rendere inutilizzabili i sistemi di sicurezza. Le altre idee... ugh, leggete il mio precedente commento. La mia unica difesa è che ho concepito queste idee (in grandi linee, visto che si tratta di idee usa e getta per una vecchia X-Serie.) tre anni fa.

Questi personaggi non hanno un Professore saggio a consigliarli, non hanno modelli di riferimento. Si nascondono dagli altri, cercando di far funzionare le loro relazioni. Cercano di non ferire gli altri, cercano di non morire.


Salve, Generation X!!! Cristo.

Poi ci sono i fortunati che hanno "poteri" eccezionali e non deleteri, che amano i loro corpi e quel che possono fare. Essere diversi può essere fottutamente figo in questo caso!

Altro tema toccato in DEMO N.1.

Sarà un fumetto indipendente, uno studio sui personaggi. E' una storia sulle persone, nient'altro. Un fumetti di supereroi senza supereroi.


Buffo come passassi di volta in volta dal cercare di vendere una scopiazzatura degli X-Men al proporre quel che poi è diventato DEMO.



(traduzione dall'originale: Alessio Landi)

venerdì, settembre 22, 2006

Cosa vi aspetta su DEMO

E dopo aver presentato l'uscita del tp di DEMO, alcuni piccoli riassunti degli episodi presentati sul volume.
Iniziamo con i primi quattro episodi:

episodio 1: NYC

La protagonista è Marie, una teenager sconvolta da violente scosse di telecinesi involontaria. Tenuta sotto controllo con forti psicofarmaci da una madre oppressiva, Marie scappa insieme al suo ragazzo Mike dalla periferia suburbana dove vive, verso New York, alla ricerca di libertà e felicità.

"toccante" — ENTERTAINMENT WEEKLY

"miglior esordio di serie del 2003" — THE FOURTH RAIL

episodio 2: EMMY

Se le vostre parole avessero il potere di quelle di Emmy, anche voi non parlereste. Ma prima o poi qualcosa da dire c’è, e cosa succede quando dici la cosa giusta alla persona sbagliata? La tranquillità di un paese di campagna viene distrutta da una ragazza timida che non voleva fare del male a nessuno.

"splendidamente diverso... come sarebbero gli X-Men se venissero creati oggi" — CBR

episodio 3: BAD BLOOD


Una strana famigla si riunisce per un funerale, e l’arrabbiata Samantha Hurley si confronta col suo fratellastro sugli errori del passato, scoprendo qualcosa di meraviglioso ed inatteso sulla sua famiglia e su se’ stessa.

"intenso e profondo" — WIZARD MAGAZINE

episodio 4: STAND STRONG


James McMurray è operaio in fabbrica, dov’è avvantaggiato dalla sua forza e dalla sua stazza inusuali. Vive una vita tranquilla, fino a quando, un giorno, sarà costretto a scegliere tra le tradizioni di famiglia ed i suoi amici.

(to be continued)

martedì, settembre 19, 2006

DEMO di Brian Wood e Becky Cloonan

Ed ecco il primo titolo della nostra etichetta editoriale.




Presto sui cataloghi per fumetteria e a Lucca 2006, la DOUBLE SHOT, etichetta editoriale di BOTTERO EDIZIONI, presenterà:

DEMO

di Brian Wood (DMZ - Vertigo) e Becky Cloonan (American Virgin - Vertigo)



328 pagine, brossurato, b/n
18,00 €

Finalmente in Italia, in un solo volume brossurato, l'intera maxi-serie di 12 numeri scritta da BRIAN WOOD e disegnata da BECKY CLOONAN.
Dodici storie di giovani alle prese con la scoperta degli strani poteri che hanno e delle conseguenze che essi hanno nelle loro vite.

Uno dei più grandi successi indie americani degli ultimi anni.

"La lettura è stata talmente coinvolgente nella sua durezza che non si chiede altro che leggere il numero successivo." - COMICUS.IT

"more human than mainstream comics dare to be" - VARIETY

"touching... breathes with a sense of space and life rarely seen..." - ENTERTAINMENT WEEKLY

"the fantastic throws the routine into relief" - THE VILLAGE VOICE

"Indie of the year!" - WIZARD

"...striking and substantial..." -THE COMICS JOURNAL

"wonderfully different... what the X-Men would be if they were created today." -CBR

"like watching a good piece of indie film" - LIQUID EXPERIMENTS

"After only a few glances, you grok why indie-comics mavens rave about... Demo" - BOOKLIST

sabato, settembre 16, 2006

Ne è passato di tempo...



Chiedo scusa, una serie incredibile di cose sono successe da aprile ad ora. Alcune belle, altre meno, ma adesso sono qui a postare il comunicato stampa della nascita della DOUBLE SHOT, una sottoetichetta della BOTTERO EDIZIONI curata da me, da Lorenzo Corti e da Stefano Visinoni:


Dopo mesi di organizzazione e lavoro sotterraneo, la DOUBLE SHOT si presenta al pubblico degli appassionati del buon fumetto.
La DOUBLE SHOT è la nuova etichetta editoriale della BOTTERO EDIZIONI, attraverso la quale verranno presentate serie, mini-serie e graphic novels di qualità provenienti dai principali mercati mondiali del fumetto e colpevolmente tralasciate dagli altri editori italiani, rispettando il più possibile il formato originale e facendo particolare attenzione alla confezione del prodotto e al rapporto qualità-prezzo, combinando il tutto con un’attenta politica di marketing promozionale presso i punti vendita ed il pubblico.
Con il marchio DOUBLE SHOT appariranno opere di autori già apprezzati nel loro paese d'origine e che si stanno facendo largo nell'affetto dei fan italiani, oltre che graphic novel che cercano di allargare le tematiche affrontate dal media fumetto, affrontando argomenti della vita di tutti i giorni con la particolare ottica offerta dalla narrativa sequenziale.
La DOUBLE SHOT nasce dagli sforzi di Lorenzo Corti, Alessio D'Uva e Stefano Visinoni, che già da tempo collaborano con la BOTTERO EDIZIONI sia come sceneggiatori (KILLER ELITE) sia come curatori della parte grafica ed editoriale della maggior parte delle pubblicazioni della casa editrice (USAGI YOJIMBO, HEAVEN'S WAR, NOWHERESVILLE, A DISTANT SOIL, PARADIGM).
Il progetto di creare una etichetta editoriale è stato accolto con entusiasmo dall'editore, che ha lasciato al Dinamico Trio carta bianca nelle scelte da effettuare.
Sotto il logo DOUBLE SHOT troverete pubblicazioni che sperimenteranno nuovi formati, nuove politiche dei prezzi e nuove impostazioni grafiche sulle quali punteremo molto nel 2007, per allargare il pubblico degli estimatori del fumetto, permettendo sia agli appassionati che ai non appassionati di leggere opere interessanti a prezzi contenuti senza però sacrificare l'estetica dei volumi.
A Lucca 2006, presso lo stand BOTTERO EDIZIONI-COMICUS.IT, verrà lanciato il primo volume DOUBLE SHOT, del quale nei prossimi giorni avremo modo di farvi apprezzare ricche previews, con alcune tavole in anteprima, interviste agli autori e "dietro le quinte" della realizzazione.
Seguite il logo DOUBLE SHOT. Non resterete delusi.

Per contatti e informazioni: doubleshot@interfree.it

venerdì, aprile 21, 2006

A parte tutto...

Se qualcuno è arrivato (per sbaglio, s'intende) a questa pagina e c'è tornato successivamente (allora si può iniziare a parlare di eccessivo tempo libero nei suoi riguardi), si sarà sicuramente chiesto che senso abbia fare una cosa del genere per non aggiornarla mai.
Ebbene, quel tipo (o quei tipi) con così tanto tempo libero ha ragione!
Volete la verità?
Mi son fatto il blog solo perché avevo bisogno di iscrivermi per commentare i post sui blog degli altri...
Come dite? Beh, lo so che non è il motivo "più alto" per aprire un diario on line, ma se avete letto attentamente il primo post c'è scritto chiaramente che non ho poi molto da dire.
Quindi accontentatevi.
Ma poi, c'è proprio bisogno di un motivo alto per crearsi un blog?
No, perché se è così, io ho un amico di un metro e novantacinque...
E' sufficiente, come motivo?

Naturalmente qualcuno che non si accontenta c'è sempre, come ci sarà sempre qualcuno che tornerà a visitare queste pagine per una terza, quarta, quinta volta (e questo farebbe meglio a trovarsi un lavoro o magari, se ce l'ha, a cominciare ad essere produttivo. Non si può passare tutta la giornata su internet a non fare niente! Forza, a lavorare!).
Dunque, se non appartenete a questo secondo tipo di visitatori, ma siete arrivati qui solo perché ho commentato un post sul vostro blog, potete smettere di leggere e accontentarvi.





Se state ancora leggendo, significa che devo inventarmi qualcosa per convincervi che il motivo vero è un altro...

MMM...

Ecco, ci sono!

Ho sempre sognato di creare una casa editrice e qui volevo parlarvi del mio tentativo nel realizzarla.

...

...

Contenti?

lunedì, febbraio 13, 2006

And the winner is...

Allora…

Ahem…

È acceso questo? Fut fut! Toc toc toc! Prova microfono: 1 2 3 prova.
Bene, innanzitutto volevo ringraziare i miei genitori. Senza di loro non sarei mai arrivato qui: mi hanno sostenuto anche nei momenti più bui, quando pensavo che navigare inutilmente su internet non mi avrebbe portato da nessuna parte…
Invece quel pover’uomo di mio padre ha continuato a credere in me e mi ha messo a lavorare davanti ad un pc, certo che questo avrebbe stimolato il mio lato artistico e la ricerca (tramite google) di me stesso.
Poi volevo ringraziare tutto il mio staff, i miei truccatori, il mio agente, al quale questa registrazione è dedicata.
Infine volevo ringraziare tutti voi: il mio pubblico! Non sapete che sfortuna avete avuto a trovarmi.
Come potrete constatare non ho alcun talento: non so scrivere, non so disegnare e non ho un cazzo da dire, ma sottoporrò lo stesso al vostro magnanimo giudizio i miei disegnini fatti coi peli del naso e i miei post carichi di insulse banalità.

Grazie, già vi amo!